PESCARA – Dopo il giro di boa con Mehldau, Frisell, Golson, il Pescara Jazz si avvia verso il finale. La maratona pescarese dedicata alla musica di origini afroamericane, all’improvvisazione e alla sperimentazione, ha ancora 4 appuntamenti in programma. Tra questi il Pierpaolo Bisogno 4et e il Claudio Filippini trio attesi in questo ordine, stasera dalle 21.30, al porto turistico Marina di Pescara all’interno del padiglione Becci, causa maltempoUn solo biglietto per i due live, 15 euro. Disponibili online o nei circuiti CiaoTickets e TicketOne, nelle biglietteria dell’EMP, nell’Urban Box di piazza Salotto, nell’Info-Point di piazza Muzii e al botteghino. Telefono: 085/4540969.

Con Filippini, pescarese doc, suoneranno altri due abruzzesi: Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo, tutti abituati a girare il mondo con la musica. Questo trio, nato nel 2004, pone al centro l’amicizia e la stima reciproche. Acclamato dalla critica come una delle migliori formazioni degli ultimi anni, il gruppo si è esibito in molti tra i più importanti palcoscenici tra cui Umbria Jazz (Perugia), Auditorium Parco Della Musica (Roma), Bulgari Ginza Tower (Tokyo), Bikaner House (Delhi), Institute Menesez (Goa), Akbank Sanat (Istanbul). 

Il loro repertorio spazia dalla libera improvvisazione (talvolta con l’ausilio di strumenti elettronici) a brani originali composti dal pianista, fino all’esplorazione e alla rielaborazione dei classici del songbook americano. La creatività è l’elemento chiave, che rende la musica sempre diversa concerto dopo concerto. 

È un privilegio immenso poter suonare al Pescara Jazz – dichiara Claudio Filippini – per la prima volta in qualità di leader. Il primissimo concerto jazz che vidi fu proprio a Pescara, alle Naiadi, nel 1997. Ricordo perfettamente i due set: nel primo c’era un gruppo di all star con Benny Carter, Johnny Griffin e Tommy Flanagan, nel secondo il duo di Wayne Shorter e Herbie Hancock. Quella sera cambiò drasticamente la mia vita, capii che quello era ciò che avrei voluto fare: imparare a suonare come loro, imparare a divertirmi suonando con gli altri. Domani sera toccherà a me cercare di restituire le stesse emozioni che provai io quella sera di oltre 20 anni fa”.

Classe 1982, Claudio Filippini è universalmente riconosciuto come un talento del suo strumento, il pianoforte. Premio Massimo Urbani (giuria e pubblico), dal 2010 ha lavorato per diversi anni con Mario Biondi e più volte con Fabrizio Bosso. Si è esibito anche al fianco di nomi come Wynton Marsalis, Palle Danielsson, Steve Grossman, Tony Scott, Mike Stern, Maria Pia De Vito, Enzo Pietropaoli e moltissimi altri. 

Doppio set per Marcello Di Leonardo, che dopo il concerto con il trio di Filippini, non scenderà dal palco. A seguire infatti, suonerà per il live di Pierpaolo Bisogno quintet. Questo il resto della formazione: Pierpaolo Bisogno (leader del progetto) percussioni e vibrafono, Pietro Lussu al pianoforte, Dario Deidda al basso.

Classe 1973, Bisogno mostra il suo interesse per la musica sin da piccolo. Quando impara a leggere e scrivere, in contemporanea, impara a suonare la batteria. Sperimenta le percussioni avvicinandosi sempre di più ai ritmi e alle sonorità afro-americane. Da adolescente scopre l’interesse per il vibrafono. Durante gli studi classici al Conservatorio, scoprirà il Jazz. Tra le sue collaborazioni – oltre a quelle pop con Giorgia, Daniele Silvestri, Gianni Morandi, Franco Califfato – anche quelle con Maria Pia De Vito, Philipp Weiss, Till Bronner, Chiara Civello… Ha suonato in numerosi festival nazionali ed internazionali, dal Montreaux Jazz Festival al Blue Note Jazz Festival (Amburgo North Sea Jazz) e poi Umbria Jazz Festival (più volte), Stereo Zeto Festival (San Pietroburgo), Essential Listening Jazz Festival, Handelsbeurs Jazz Festival (Gent), Ravello Jazz festival, Pori Jazz Festival (Finlandia) e molti altri. 


CONTATTI STAMPA 
Federica Fusco 
press@pefest.it (per gli appuntamenti dell’Ente manifestazioni pescaresi)